Le Waffen-SS vengono create come il braccio armato della Schutzstaffel del partito nazista ("Staffette di protezione"). Il 17 marzo 1933 Josef Dietrich seleziona personalmente uno ad uno 120 fedeli volontari, perché diventino la base di una nuova guardia, inquadrandoli nell'unità Stabswache Berlin, poi ampliata e riformata nel maggio dello stesso anno, prendendo il nome di SS Sonderkommando Zossen, con compiti di sorveglianza e di polizia armata. Nel giugno 1933 vengono reclutate tre nuove compagnie, denominate SS Sonderkommando Jüterbog e in occasione del congresso del Partito nazista del settembre 1933, entrambe le unità vengono fuse in una singola formazione ricevendo la nuova denominazione di “Adolf Hitler Standarte”.
Waffen SS
La 1ª Divisione Panzer SS "Leibstandarte SS Adolf Hitler" é la più importante divisione delle Waffen-SS nel corso della seconda guerra mondiale, distinguendosi fin dal 1939 in tutti i fronti nei quali viene impegnata. Alla fine del luglio 1943 viene trasferita in Italia, in ferrovia e senza i propri mezzi corazzati, per fronteggiare la crisi generata dallo sbarco degli Alleati in Sicilia e dalla caduta di Mussolini. Qui, dopo un riequipaggiamento con altri meno avanzati mezzi corazzati (il vulnerabile cacciacarri Marder a cielo aperto) e un iniziale dispiegamento nell'area Trento-Verona, l'Oberfuehrer
Nel novembre dello stesso anno la formazione conta 800 effettivi e, durante una cerimonia per il decimo anniversario del Putsch di Monaco (9 novembre), il gruppo viene ufficialmente costituito in Reggimento, col nome di “Leibstandarte Adolf Hitler” (LAH, Guardia del Corpo Adolf Hitler). I membri del Leibstandarte giurano fedeltà ad Adolf Hitler promettendo: “ Lealtà a lui solo ed obbedienza fino alla morte”. Il 13 aprile 1934, il Reggimento viene inserito nell'organico SS col nome di Leibstandarte SS Adolf Hitler (LSSAH). Inizialmente l'arruolamento é aperto solo agli "ariani" in conformità con le politiche razziali dello stato nazista, ma le regole vengono parzialmente allentate nel 1940, anche se gli ebrei e polacchi non possono arruolarsi.
Hitler autorizza, così, la formazione di unità composte principalmente o unicamente di volontari stranieri e militari di leva. Alla fine della guerra 25 delle 38 divisioni della Waffen-SS sono formate da personale volontario straniero per una percentuale superiore al 50% del numero complessivo degli appartenenti a tale forza armata. Tra questi si contano circa 20.000 soldati italiani. Prima della guerra sono sotto il controllo delle SS Führungshauptamt (SS ufficio comando operativo) con a capo il Reichsführer-SS Heinrich Himmler. Dopo la mobilitazione il suo controllo tattico viene assegnato al Comando Supremo delle Forze Armate (Oberkommando der Wehrmacht).
Theodor Wisch pone il comando generale a Salsomaggiore. Divulgata via radio la notizia dell'armistizio fra Italia e Alleati, dopo la mezzanotte dell'8 settembre il I battaglione del 1° reggimento Grenadieren, un gruppo del reggimento corazzato e un reparto del battaglione caccia carri, muovono all'occupazione di Parma. Già il 9 settembre sono sotto il controllo tedesco Cremona, Reggio Emilia, Piacenza, Vicenza. Contemporaneamente il III battaglione del 2° reggimento Grenadieren, al comando del maggiore Joachim Peiper, muove lungo il tratto settentrionale della via Emilia, entra nell'Oltrepò pavese occupando Voghera e si posiziona in Piemonte. Qui il 19 dello stesso mese, a Boves (Cuneo), opera la prima rappresaglia anti-partigiana in Italia. Intanto l’Oberstrumbannfuhrer Krass composto dai battaglioni II°e III° del 2° reggimento Panzergrenadrien disarma le guarnigioni di Asti, Alba, Bra, Fossano ed entra a Cuneo il 12 settembre del 1943.
RSI Probabile situazione delle truppe tedesche e dei comandi delle FFAA tedesche in  Piemonte tra il 1943 e il 1945