L' Aktion T4 è il nome convenzionale con cui viene designato il Programma nazista di eutanasia che, sotto responsabilità medica, prevede la soppressione di persone affette da malattie genetiche inguaribili o da più o meno gravi malformazioni fisiche cioè delle cosiddette "vite indegne di essere vissute". Si stima che l'attuazione del programma T4 abbia portato all'uccisione di un totale di persone compreso tra le 60.000 e le 200.000. T4 è l'abbreviazione di "Tiergartenstrasse 4", l'indirizzo del quartiere Tiergarten di Berlino dove è situato il quartier generale dalla Gemeinnützige Stiftung für Heil- und Anstaltspflege, l'ente pubblico per la salute e l'assistenza sociale. La designazione Aktion T4 non è nei documenti del tempo, ma i nazisti usano il nome in codice EU-AKtion o E-Aktion (E, EU significava eutanasia). Programme di eutanasia è il nome utilizzato nel processo di Norimberga, sia dai giudici sia dai procuratori. Si utilizza  anche il termine morte per compassione.

Il programma T4  viene attuato nell'ambito dell'eugenetica e dell'«igiene razziale» e mira inoltre a diminuire le spese statali derivanti dalle cure e dal mantenimento nelle strutture ospedaliere dei pazienti affetti da disabilità, in un momento in cui le priorità economiche sono rivolte al riarmo dell' esercito della Germania. Il professor Robert Jay Lifton (psicoterapeuta USA), autore de ”I medici nazisti” e accreditato studioso dell' Aktion T4, nota chiaramente le differenze tra questo programma e la reale eutanasia: egli spiega che la concezione nazionalsocialista di «eutanasia» è basata sul lavoro del già citato Alfred Jost  («Il diritto alla morte») e conclude: Jost sostenne che il controllo sulla morte dell' individuo deve spettare in definitiva all' organismo sociale, allo Stato. Questo concetto è in diretta opposizione alla tradizione angloamericana dell' eutanasia, la quale sottolinea il diritto dell' individuo «a morire» o «alla morte» o «alla propria morte» come rivendicazione umana suprema. Di contro, Jost si riferisce al diritto dello Stato di uccidere: pur parlando di compassione e di alleviare le sofferenze dei malati incurabili, egli è interessato principalmente alla sanità del Volk e dello Stato.

In realtà, una forma di “eutanasia indotta” viene applicata già durante la Prima Guerra Mondiale: in questo periodo, infatti, si assiste a una impressionante impennata dei decessi di malati cronici negli istituti di cura tedeschi: 45.000 in Prussia e più di 7.000 in Sassonia. Con molta probabilità la scarsità di cibo causata dal conflitto spinge molti medici ad affrettare la morte di una parte di queste cosiddette "bocche inutili. Il progetto” eutanasia”  parte gradualmente. Prima tappa di questa politica razziale é la famosa legge sulla sterilizzazione  dei disabili con malattie ritenute “ereditarie” (cretinismo congenito, mongolismo, schizofrenia, psicosi maniaco depressiva, epilessia, corea, cecità, sordità, gravi malformazioni fisiche; inoltre, può essere sterilizzato anche chi soffre di alcoolismo acuto), discussa in Parlamento il 14 luglio 1933 ed emanata il 25 Luglio dello stesso anno con il nome di Legge per la prevenzione di nuove generazioni affette da malattie ereditarie. Tale norma ha effetto dal 1° gennaio 1934 e l’ impatto è immediato: un gran numero di cittadini e cittadine tedeschi vengono sterilizzati, molti contro la loro volontà.

Elenco delle patologie che vengono contemplate dalla legge:          1. Frenastenia congenita          2. Schizofrenia          3. Folie circulaire          4. Epilessia ereditaria          5. Ballo di San Vito ereditario          6. Cecità ereditaria          7. Grave deformità fisica ereditaria          8. Alcolismo grave (su base discrezionale)

A capo di tutta l’ operazione, articolata in base a denunce di ospedali e case di cura, viene posto, su espressa menzione del Furher, il medico generale del Reich, Gherard Wagner, sostituito negli ultimi mesi del 1938 dal suo vice Leonardo Conti, patologo di chiara origine italiana e convinto assertore della superiorità della razza. Le pratiche di sterilizzazione vengono inoltrate dai singoli ospedali ad una specifica commissione territoriale composta da medici e membri del Partito, che ne vagliano la positività. Ma il programma eugenetico non si limita alla sterilizzazione. Esso prosegue, infatti con l’ eliminazione fisica e i primi a essere sterminati sono i bambini con disabilità. In tal senso il 18 agosto 1939 il Ministero degli Interni fa circolare un decreto intitolato Obbligo di dichiarazione di neonati deformi, che ordina alle ostetriche e ai medici di denunciare tutti gli infanti nati "con specifiche condizioni mediche".

Questi bambini fino ai tre anni devono essere segnalati agli uffici di sanità pubblica e successivamente vengono trasferiti nei cosiddetti Reparti per l’ assistenza esperta dei bambini presso ospedali e cliniche private dove sono loro somministrati farmaci mortali. L’ uccisione dei bambini avviene dunque mediante farmaci letali (scopolamina, morfina e barbiturici) o per mancanza di nutrizione. Gli storici che hanno approfondito questa terribile pagina della storia del nazismo, stimano in almeno 8.000 i bambini che muoiono in questo modo. Sulla base dell’ ordine di Hitler dell’ ottobre 1939 il programma è esteso agli adulti. Questo ordine viene retrodatato al 1 Settembre 1939, giorno dell’ attacco tedesco alla Polonia. L’ inizio della seconda guerra mondiale distoglie l’ attenzione della popolazione dal programma di eutanasia. I Nazisti in questo modo possono sbarazzarsi delle "bocche inutili" per risparmiare soldi e personale, ed avere maggiori posti letto disponibili in ospedale.

Il primo centro di uccisione  viene preparato tra il dicembre del 1939 e il gennaio del 1940 in un ex istituto carcerario situato presso Brandeburgo sull’ Haven. Il sito, un castello isolato, è scelto per la vicinanza a Berlino e per essere facilmente dissimulabile rispetto alle eventuali proteste dell’ opinione pubblica. Alla prova generale di gasazione, avvenuta dopo aver approntato una stanza apposita che contiene 70 soggetti, assistono tutti i vertici del T4, tra cui lo stesso Brack, Boulher, Conti e Linden. Subito dopo il campo di Brandeburgo sono istituiti, in rapida successione, altri 5 campi di uccisione che coprono tutti il territorio del Reich germanico.

Questi gli ospedali psichiatrici preposti all’ operazione eutanasia:

Brandenburg vicino Berlino (Gen 1940 - Set 1940), Grafeneck presso Stoccarda (Gen 1940 - Dic 1940), Hartheim nei pressi di Linz in Austria (Gen 1940-Dic 1944), Sonnenstein/Pirna vicino Dresda (Apr 1940 - Ago 1943), Bernburg presso Magdeburgo (Set 1940 - Apr 1943), Hadamar vicino Coblenza (Gen 1941 - Ago 1941).

Per quanto riguarda l’ organizzazione interna, ogni campo è strutturato con personale medico, che spesso non ha nessuna cognizione anatomica e viene reclutato a caso anche tra gli studenti universitari, personale infermieristico e cosiddetti fuochisti, addetti alla gasazione, al crematorio alla cremazione dei cadaveri. Il tutto si svolge come una catena di montaggio. I pazienti vengono prelevati dagli istituti di provenienza a cui il personale di transito rilascia regolare ricevuta con il numero esatto dei soggetti prelevati. Una volta arrivati presso i campi di uccisione, i disabili sono smistati nelle sale di accoglienza. Dopo la spoliazione degli abiti e degli effetti personali, che vengono accuratamente raccolti dal personale infermieristico e vanno ad ingrossare un fondo nero del T4, gli individui sono prima sottoposti ad una sommaria visita medica che ne controlla i possibili denti e placche d’ oro, poi, dopo essere stati marchiati con nastro adesivo, sono invitati a fare la doccia e condotti nella camera di gasazione che viene  chiusa ermeticamente, dando fiato a quattro soffioni posti in alto attraverso un meccanismo situato in una stanza adiacente.

La morte sopravviene nel giro di 10 minuti dopodiché il personale di servizio accatasta i cadaveri, li conduce al crematorio e, in maniera sommaria, provvede alla sistemazione delle ceneri in una fossa comune. Quando il programma di uccisione arriva a pieno regime, nelle camere a gas, al posto dei 70 soggetti iniziali, vengono accatastate più di 300 o 400 persone alla volta. Alla data del 24 agosto 1941, momentanea sospensione del progetto, si calcola che l’ Aktion T4 abbia fatto più di 70.000 vittime. Ma gli storici di Norimberga sostengono che questa cifra sia eccessivamente inferiore ai dati reali visto che, guardando alle prove documentali, il calcolo si riferisce soprattutto ai decessi avvenuti nei campi di uccisione senza contare le innumerevoli morti causate con iniezione letali, prima e dopo le uccisioni di massa.

Opposizione al programma Hitler ed il suo staff sono consapevoli che il progetto può essere  impopolare in Germania, a causa della radicalità espressa da questa politica biomedica, per questo si evita sempre di mettere per iscritto ordini riguardanti politiche che in seguito potrebbero essere considerati “crimini contro l’ umanità”, per lo stesso motivo il programma di uccisioni viene effettuato in segreto “per evitare una forte reazione negativa nell' opinione pubblica”. In realtà, una volta avviato il T4, è impossibile mantenere il segreto a causa delle centinaia di medici, infermiere e coordinatori coinvolti; d' altra parte la maggioranza dei pazienti destinati alla morte ha parenti attivamente interessati circa il loro benessere. Malgrado i rigorosi ordini di segretezza impartiti a tutti i livelli, qualcuno che lavora nei centri di attuazione del programma parla di quello che avviene all'interno di queste strutture. In alcuni casi le famiglie capiscono leggendo i certificati di morte palesemente falsi - ad esempio viene indicata come causa di morte «appendicite» in un paziente a cui l' appendice è, però già stata asportata in un' operazione precedente.

In altri casi tutte le famiglie dello stesso paese ricevono contemporaneamente il certificato di morte del loro caro. Nelle città vicine ai centri tutti possono vedere gli autobus arrivare, vedono fumare i camini dei crematori e di conseguenza ne traggono le debite deduzioni. Nel corso del 1940 si sparge la voce di ciò che sta succedendo e molti tedeschi dimettono i loro parenti dagli istituti psichiatrici e dai sanatori per curarli a casa, spesso a fronte di grosse spese e sacrifici. In alcuni casi i medici e gli psichiatri cooperarono con le famiglie per dimettere i pazienti oppure, nel caso le famiglie possano permetterselo, li trasferiscono presso cliniche private ove il Programma T4 non ha giurisdizione - esso infatti si applica solo ad istituzioni statali. È importante notare come il Programma T4 abbia  effetto principalmente su famiglie della classe operaia in quanto quelle benestanti possono permettersi di ricoverare i loro cari in istituzioni private.

Anche se alcuni dottori acconsentono a cambiare le diagnosi già effettuate dei loro pazienti in modo che essi non rientrino più nei parametri per la selezione T4, la maggior parte dei medici collabora comunque con l'Aktion T4, in parte per ignoranza circa i veri scopi che esso si prefigge ed in parte per convinzione nei confronti delle politiche eugenetiche nazionalsocialiste. Tuttavia a partire dal 1940 iniziano a giungere lettere  di protesta  alla Cancelleria del Reich persino dai membri del NSDAP, ossia dai nazisti stessi. Anche alcuni pastori protestanti prendono posizione, seppure non pubblicamente, contro il programma, nonostante la chiesa Protestante, in larga parte coinvolta con il Regime, non sia troppo disposta a criticare le scelte dei nazisti..

La Chiesa cattolica, che fin dal 1933 cerca di evitare confronti diretti con il Partito nella speranza di preservare le sue istituzioni principali, diventa sempre più ostile mentre aumentano le prove dell' uccisione di pazienti disabili nelle cliniche.  Il 26 giugno 1941 la Chiesa rompe il silenzio preparando una lettera pastorale ad opera dei vescovi tedeschi che viene letta in tutte le chiese il 6 luglio 1941 e che incoraggia i cattolici ad aumentare la protesta contro il programma. Nel mese di agosto del 1941 la protesta contro il Programma T4 dilaga in Baviera. Per tutti questi motivi il 24 agosto 1941 Hitler ordina la sospensione dell’ “Aktion T4”   

… al processo di Norimberga

Il Processo ai dottori è il primo dei dodici "Processi secondari di Norimberga" che le autorità militari americane indicono a Norimberga, contro i sopravvissuti appartenenti a organizzazioni militari, politiche ed economiche della Germania nazional-socialista. I dodici processi vengono celebrati esclusivamente da corti militari statunitensi e non davanti all'International Military Tribunal (IMT), che ha promosso il principale processo di Norimberga contro i vertici della Germania nazionalsocialista, anche se si svolgono presso lo stesso palazzo di Giustizia di Norimberga. La corte militare processa ventitré persone, tra dottori e amministratori, accusati di avere preso parte a crimini di guerra e crimini contro l’umanità partecipando a esperimenti nazisti su esseri umani in nome della scienza

Le accuse rilevano che nella Germania nazionalsocialista i medici tedeschi hanno pianificato e attuato il programma eutanasia Aktion T4, ossia l' uccisione sistematica di persone ritenute "indegne alla vita" (ritardati mentali, internati e disabili) e che durante la seconda guerra mondiale gli stessi medici hanno condotto esperimenti pseudo-scientifici nei campi di concentramento sui prigionieri senza il loro consenso. Il processo incomincia il 9 dicembre 1946; le imputazioni sono elencate il 25 ottobre 1946 e si chiude il 20 agosto 1947. Sono ascoltati 85 testimoni e esaminati 1471 documenti. Capo d’accusa contro i dottori coinvolti nell’ Aktion T4: “Da settembre 1939 ad aprile 1945 Karl Brandt, Blome, Brack e Hoven, volontariamente, deliberatamente e illegalmente si resero partecipi di crimini di guerra partecipando e consentendo l' attuazione del cosiddetto programma "eutanasia" per lo sterminio di migliaia di persone ritenute insane, incurabili, deformi e mentalmente ritardate, utilizzando gas, iniezioni letali o altre soluzioni.”

Condanne:

Le sentenze di impiccagione sono eseguite nella prigione di Landsberg am Lech, in Baviera il 2 giugno 1948

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